1. |
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Strumentale/Instrumental
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2. |
Ritorno su Ki.En.Gi
02:51
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Siamo riatterrati
su questa terra di bastardi
Si colora il cielo
del fuoco di mille cannonate
Gente che si piega
a vili e sporche mascherate
E dietro ad un bottone
è pronta la devastazione
C'è una falla nel sistema
spettri ottici impazziti
demoniaci macchinari
si conficcan' nella carne
Venti minacciosi
travolgono i colli silenziosi
Mentre c'è chi prega
impugnando una lama
Ridono sprezzanti
dietro a un vetro trasparente
Le bocche di coloro
che ti divorano la mente
C'è una falla nel sistema
spettri ottici impazziti
demoniaci macchinari
si conficcan' nella carne
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3. |
La tua ultima abduzione
05:01
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Ti appoggi ai vetri
osservando cosa
si nasconde nell'oscurità
Si accende un bagliore
che dipinge la notte
di una misteriosa eternità
Senti un rumore
poi un dolce calore
e cadi a terra nel tuo sudore
Tocchi con mano una vibrazione
è la tua ultima abduzione
Dita sconosciute ti sfiorano il corpo
e tu sai che non puoi fuggire
Una luce ti avvolge
aspetti di morire
ti sembra quasi di impazzire
Facce strane
ignote parole che ti fanno martellare il cuore
D'un tratto ti pare di provare piacere
i tuoi occhi vogliono vedere
Forse è
soltanto un illusione
Dentro te
c'è tanta confusione
È come se
fosse una strana possessione
Lo sai cos'è
è la tua ultima abduzione!
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4. |
Osservatorio
04:00
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Aria gelida si infila tra le case
Fumo nero si alza dai camini
tramortendo l'orizzonte di un colore ormai impazzito
di un altro cupo giorno già finito
Guarda più in là
qualcosa si cela dentro te
Trasforma la realtà
dai voce alla tua immensità
Osservatorio
è lì che devi andare
Osservatorio
hai voglia di volare
Ora sei davanti al grande occhio
abbracciato da enormi luci infinite
Lente ottica custode di segreti
che si perde in lontanissimi pianeti
Infinite particelle
alimentano il chiarore delle stelle
Forse hai paura
ma questa è la tua natura
Osservatorio
inizia a viaggiare
Osservatorio
indietro non vuoi più tornare
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5. |
Illusione genetica
01:45
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Strumentale/Instrumental
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6. |
Naufragio sconosciuto
06:11
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Sulle coste giapponesi
forse sono arrivati gli dèi
Un incendio che divampa
con la sabbia che scivola via
Luminoso è il metallo
tra le onde si vede una scia
È un naufragio sconosciuto
che emana una strana follia
Sembra quasi fluttuare
quella donna in riva al mare
Danza dentro la sua seta
La tempesta inizia ad urlare
Il colore dei suoi occhi
sprigiona un'ignota alchimia
Accecante è la luce
è una strana e divina magia
Simboli e tracce perdute nel tempo di un mondo troppo lontano da qui
Suoni e parole dipingono l'aria squarciando il fragile telo del blu
Sconosciute canzoni riempiono il vuoto uscendo dalla bocca di lei
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7. |
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È scoccata mezzanotte
caldo è il sangue nelle vene
Lo sai
con gli occhi della notte guarderai
Va spegnendosi la vita
tra le fredde e cupe grida
di chi
le anime ucciderai
e nel fuoco getterai
Ti confondi tra le ombre
di città ormai corrotte
nella dannazione tu vivrai
Sali ancora un gradino
butta a terra il tuo vicino
quello sporco trono tu vorrai
C'è qualcuno tutto solo
cosa aspetti ad azzannare
Oh no!
La preda ha già iniziato ad attaccare
Ora corri via lontano
senza mai guardarti indietro
perché
hai visto un mostro come te
la corona ha un nuovo re
Si riaffaccia il mattino
vola verso il tuo destino
oggi molto inchiostro verserai
Accetta ancora la disfatta
annoda bene la cravatta
questa notte tu riproverai
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8. |
Sumerian Company
06:42
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Strumentale/Instrumental
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Tejas Astras Turin, Italy
Born in 2018, by Denny Deimos and Frank Sirius, the Italian Tejas Astras ("Energy Weapons" in Sanskrit language) proposes a sound that mixes various musical influences to explore the mystery of the human essence, through sci-fi and mythological themes, during their mystical journey they met Gustav Sulfur, consolidated their brotherly alliance and released their second album, 'Alien Decadence'. ... more
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